CHI SIAMO

Giorgio Scala

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Giorgio Scala è nato a Roma nell’anno in cui Ham lo Scimpanzé ha battuto Yuri Gagarin per essere il primo primate nello spazio. Alcuni dicono che Giorgio abbia imparato a nuotare prima di imparare a stare in piedi. Da adolescente, suo nonno gli regalò la sua prima macchina fotografica Reflex: una Pentax MX. Nel 1982 ha venduto le sue prime foto.

Un paio di anni dopo, ha allestito una sorta di acquario utilizzando vetro e plexiglass, lo ha dotato di due fotocamere e ha scattato le sue prime “foto sopra-sotto acqua”. Questo tipo di lavoro ha portato a un contratto per illustrare un’enciclopedia chiamata “Conoscere il Nuoto”, pubblicata da Rizzoli. Ha investito i suoi guadagni in due fotocamere Nikon e da allora ha sempre utilizzato quel marchio. In quel periodo, ha iniziato la sua collaborazione con il “gotha” della scena acquatica italiana: Novella Calligaris, i due fratelli Dennerlein, Klaus di Biasi e Giorgio Cagnotto, Gianni Lonzi e Rumi Cucchetti. Nel 1989, quando Giorgio Lamberti ha stabilito il suo record del mondo nei 200 metri stile libero a Bonn, Giorgio Scala c’era e ha scattato le foto che hanno immortalato quel momento storico.

Nel 1992, Giorgio si è trasferito in Africa orientale per 10 anni, vivendo principalmente nella savana.

Una volta tornato in Italia, all’alba dell’era della fotografia digitale, ha affittato una fotocamera Kodak e ha scattato il trofeo Sette Colli così come il Roma Sincro. Nel 2004 è stato nominato fotografo ufficiale della LEN (Federazione Europea di Nuoto) e nel 2008 fotografo ufficiale della FINA (Federazione Internazionale di Nuoto), fotografo ufficiale, coprendo i Giochi Olimpici di Pechino. Nel frattempo, ha lanciato Deepblueeye, successivamente chiamata Deepbluemedia. Oggi, Giorgio Scala è considerato un’icona della fotografia acquatica e della gestione dei grandi eventi sportivi. Le sue foto sono esposte nella International Swimming Hall of Fame, accanto ai giganti di sempre della fotografia sportiva. Quando non è a bordo piscina, organizza viaggi fotografici, insegna abilità di comunicazione e lavora per salvaguardare l’ambiente, cercando di rendere lo sport più sostenibile.

Federica Muccichini

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Federica nasce il 30 aprile 1991 a Roma. A circa 10 anni scopre Photoshop e a discapito delle bollette con il caro vecchio adsl inizia a creare fotomontaggi per gli utenti dei forum trascorrendo, ovviamente di nascosto, nottate al computer. Inizia così per gioco la sua vita da “smanettona”. Finito il liceo studia fotografia e scopre la malsana attitudine a passare ore e ore al computer per post produrre.
Il nuoto ha sempre fatto parte della sua vita, prima da atleta agonista (una vita, va detto, non particolarmente lunga), poi da insegnante di nuoto e a seguire da atleta master.
Inizia a lavorare come fotografa a 21 anni, diventa dopo poco la responsabile del settore immagine di un’importante scuola di make up a Roma per la quale crea fotografie beauty, settore dove l’editing è di fondamentale importanza. Nella sua crescita professionale ha in testa l’obiettivo di lavorare nel mondo della fotografia sportiva e di unire le sue due più grandi passioni. Riesce a lavorare al suo primo mondiale di nuoto a Budapest2017. Solo l’anno dopo incontrerà i cari amati colleghi del Deepbluemedia team e inizia così la sua collaborazione da photo editor. Lavora all’Europeo di nuoto di Glasgow del 2018, al mondiale di discipline acquatiche di Gwanju nel 2019 e cosi via fino ad arrivare all’ultimo mondiale di Doha, passando per Fukuoka, Roma e per innumerevoli volte a Budapest. Ha la fortuna di lavorare al fianco di fotografi importanti a livello mondiale che sono per lei uno stimolo di crescita personale e professionale.
Negli anni non diminuisce il desiderio di studiare nuove tecniche di editing per sviluppare la creatività e creare workflow sempre più efficienti.
Parallelamente apre un piccolo studio di fotografia in cui si occupa di servizi fotografici family, maternity portraits, newborn e baby. Anche in questo settore la parte di post produzione rimane il suo punto forte.
Non beve caffè quindi l’unico modo per sopravvivere alle migliaia di foto da lavorare è creare un flusso di lavoro ordinato ed efficace.
Una cosa è certa, se non sapete dove trovarla cercatela dietro al suo computer, se poi volete farla felice potete portarle qualche cioccolatino o dolcetto di vario tipo, fedeli compagni di lavoro.